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THE STORY OF LIFE

LA STORIA DELLA VITA

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My idea was to tell the story of who we are and above all  of “what we are made of”  in the language that I know best: the language of ‘design’ (from left to right):
An hourglass  to  measure the passing of time, a peacock, as we all strive to be beautiful in some way, a globe  representing our innate desire to travel and to learn, snakes  because as humans, we all experience fear in life, a cage, as big as the world, but open underneath to allow us to escape and fly away and a bird in flight  to confirm this desire for liberty. In the bottom right, opposite the hourglass, a chalice representing the desire for an eternal life, and close by, hatching eggs , a symbol of birth.
Thinking about how each and every one of us has a different character, I decided to draw just one aspect of our character, “timidity” - a cat hiding in a vase. Then in life there are scales  that weigh and measure us for what we are, and quite often they don’t speak the truth. To illustrate this, one plate is empty whilst the other is full of fruit, but the arrow remains at “0”, to signify that the judgments made are not always correct or true. Finally, a table overladen with what we cannot live without: food …
Finally, there is a personality amongst the others, but instead of being an attentive “observer”, this figure could  represent a certain ‘someone’ who watches and controls us ….the head of the house?!! I refer to the cat, who behind that cage and the fear of the snakes, watches you wherever you go…..try moving around whilst watching him…..he always  watches you… always!!!!

Come se dovessi raccontare ad un ignaro “viaggiatore”, venuto da lontano, chi siamo e soprattutto “di cosa siamo fatti” noi uomini, ho iniziato questo mio racconto come se dovessi scriverlo… (da sinistra a destra) e usando il linguaggio che mi è più consono…“il disegno”: una clessidra a scandire il tempo che passa; un pavone a significare che un po’ tutti siamo “Pavoncelli”; un mappamondo, perché in tutti noi c’è un’innata voglia di conoscere e di viaggiare; serpenti, perché la paura, in quanto esseri umani, è sempre dentro di noi; una gabbia, tanto grande quanto è grande il mondo, ma aperta sotto per farci fuggire e volare via; il volo di un uccello, a conferma di quanto ho detto e della voglia innata di libertà… poi, in basso a destra, in assoluta opposizione alla clessidra, un calice a raccontare la speranza di una vita eterna vicino a delle uova schiuse per ricordare la nascita.
Poi ho pensato che ogni uomo si distingue da un altro semplicemente per il suo carattere e quindi ho voluto raffigurare un aspetto del nostro carattere: “la timidezza” (un gatto che si nasconde dentro un vaso). Nella vita poi c’è una bilancia che ci pesa e ci misura per ciò che siamo, e molto spesso non dice il vero. Infatti in questa mia bilancia c’è della frutta in un piatto, e nell'altro non c’è nulla, ma stranamente, e forse non molto “stranamente”, la lancetta segna lo “0” come a significare che non sempre i giudizi sono reali e giusti. Infine il cibo in una tavola imbandita dalla quale tutti attingono e si sfamano….
C’è poi un “personaggio” che apparentemente si confonde con tutti gli altri, ma che invece è un “osservatore” attento e forse potrebbe rappresentare un “qualcosa” che ci guarda e chi ci controlla….è il padrone di casa? Mi riferisco al gatto che dietro quella gabbia e quella paura ti guarda sempre e ovunque tu vada….prova a guadarlo, a muoverti…lui ti guarda sempre….sempre!!!!

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